Università degli studi di Genova



Blog a cura di Marina Milan, con la partecipazione di studenti, laureandi e laureati dei corsi di Storia del giornalismo e Giornalismo internazionale dell'Università degli studi di Genova (corso di laurea magistrale interdipartimentale in Informazione ed Editoria).

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05 gennaio 2018

La critica teatrale nel Web




Com’è cambiata la critica teatrale, così come la conosciamo oggi, nel corso degli anni? Qual era il ruolo del critico ieri e qual è il ruolo del critico oggi? Come ha cambiato il modo di fare critica l’introduzione di internet nel nostro quotidiano? Ma soprattutto - e questo si può dire l’interrogativo più grande - oggi la critica esiste ancora?
Possiamo dire che il libro cerca, partendo dai tempi antichi, di rispondere, per quanto possibile, a tutte queste domande, e lo fa nel modo più sintetico e chiaro possibile, considerando che si trovano addirittura riferimenti all’antica Grecia fino ad arrivare ai giorni nostri.
Ciò che rende interessante questo libro è che, per fare chiarezza e per rispondere ai quesiti che ci siamo posti all’inizio e ad altri che emergono tra le pagine, utilizza soprattutto pensieri di critici, ma anche di chi la critica in un certo senso la subisce, come ad esempio gli ideatori di uno spettacolo teatrale; o talvolta il pubblico, che non dovrebbe solamente subire ma anche ragionare ma che, specialmente oggi, con la valanga di informazioni che lo travolge spesso si fida e si affida nelle mani di chi giudica al posto suo.
I temi affrontati nei diversi capitoli sono svariati; per citarne due: si illustra il passaggio che è avvenuto dall’utilizzo della critica tradizionale alla critica attuale, ossia il passaggio da analogico a digitale ma, uno degli aspetti a risultare più interessante, soprattutto perché di grande attualità, è anche l’ultimo che viene analizzato ed è l’interrogativo che interessa il nostro tempo: com’è cambiato il ruolo del critico con l’arrivo di internet? Esiste ancora il mestiere del critico nel senso vero e proprio del termine? I due quesiti sono così complessi che anche per gli autori è difficile arrivare ad una conclusione definitiva; nonostante ciò viene comunque spiegato passo passo e in modo chiaro il processo che ha portato alla trasformazione di questa figura oggi così complessa, e soprattutto viene mostrata una fotografia del mondo odierno che ha sì dato modo a ciascuno di esprimersi e di pubblicare idee, pensieri, recensioni, musica e altre opere o produzioni spesso auto-finanziate, ma ha anche tolto una serietà e una autorevolezza tipiche dei critici di altri tempi. Se ciò possa essere considerato un bene od un male si può dire che neanche Giulia Alonzo e Oliviero Ponte di Pino, i due autori del libro, lo abbiamo chiarito con certezza. Si può forse affermare che anche la figura del critico troverà il suo spazio in questa nuova era, sicuramente con le dovute modifiche che subirà nel tempo, così come la figura del giornalista, ad esempio, che è in continua evoluzione. Il libro, come detto, non fornisce risposte complete, ma aiuta senza dubbio nella formazione di una propria idea attraverso un’analisi approfondita dell’evoluzione di un mestiere e fornisce degli spunti per comprendere a fondo l’utilità della critica ai giorni nostri; e questo è, forse, l’elemento più importante perché, se il pubblico riuscirà nuovamente a capirne l’importanza, sarà forse possibile far sì che questo mestiere non scompaia del tutto.
Alice Ferraro


 Giulia Alonzo - Oliviero Ponte di Pino

Dioniso e la nuvola. L'informazione e la critica teatrale in rete:
nuovi sguardi, nuove forme, nuovi pubblici,
FrancoAngeli, Milano, 2017, pp. 192.

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